Pieve di Cusignano
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L'ultima volta che vidi mio padre un mattino di marzo a Fidenza
L 'ultima volta che vidi mio padre fu nel letto grande matrimoniale di legno intarsiato con a capo il quadro della Sacra Famiglia. La mamma che sempre sapeva capire mi aveva chiesto se volevo dormire con lui quella notte prima di partire per tornare in America. Era già malato in quel suo corpo fragile metà paralizzato, e quando l'avevo baciato prima di addormentarmi il suo volto mi parve quello d'un bambino un poco smarrito ma che ora riposava, e io lo baciai due volte forse anche di più sulla bella fronte, mi sentii protettore e insieme protetto, lui era mio padre anche se fragile come bimbo smarrito che ora riposava lì accanto a me. E quando venne veloce il mattino di un marzo tiepido provai in quel letto dolcezze d'infanzia il tepore che dava misteriosa frescura nei lini di bucato odorosi di Pieve ad albe di Rogazioni, e fui tentato di lasciarmi ipnotizzare da quelle sensazioni che riportavano a sonni di sogni, per restare a casa come se tutto il recente passato fosse soltanto stato anch'esso sogno di partenze, ritorni poi ancora partenze, ma stavolta restare ed indugiare all'alba primaverile di quel tiepido marzo, vicino al respiro un po' irregolare di mio padre bambino nel letto grande matrimoniale di legno intarsiato con a capo il quadro della Sacra Famiglia. 8 dicembre 1982
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