Pieve di Cusignano  

 

 

 

 

Voci d'estate nel borgo

Lunghe serate d'estate,
là nei prati che non son più prati
giungevano note ripetute d'un clarino.
Lui che suonava poi andò emigrato
ma il suono resta
nel mito di quel tempo
quando i suoni i sentori
i colori eran verginali,
noi li respiravamo
senza capirli allora,
e adesso che li vogliamo riprovare
ci chiediamo se "è troppo tardi ormai"
ripensando a una canzone
allora nuova tentata dal clarino
che scendeva da una finestra alta
nella via dove su scalini
fervevano discorsi
di cose fatte insieme
condividendo il sollievo del riposo
nell'aria appena fresca,
e noi rincorrendoci sul prato
sentivamo voci note
calme piacevoli risate,
senza capirle allora provavamo
quelle certezze che ora ricerchiamo.
 

4 marzo 1994

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