Pieve di Cusignano
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L’atto di nascita della Pieve La Pieve di Cusignano ha il vanto di una storia lontana nel tempo, narrata spesso da semplici date, in documenti di primordine della Chiesa Parmense. Qualche storiografo senza alcun dubbio ma anche senza prove accettabili, fa entrare la Pieve nell'elenco della famosa pergamena dell'11 giugno 1005, indicando nel " Berno Sancti Iohannis Archipresbiter ", l'arciprete della nostra Pieve. Questa interpretazione del testo contrasta con l'aspirazione parimenti legittima della chiesa di Basilicanova pure essa intitolata a S. Giovanni Battista. Non ci sono comunque dubbi sulla menzione della Pieve, fatta dal privilegio di Enrico IV, data a Marengo il 26 maggio 1111 (Affò, Storia di Parma, voI. IIo, pag. 343-44; Drei, Le Carte degli Archivi Parmensi del sec. XII, voI. III, pag. 29). L 'imperatore mediante il documento citato prendeva " in tuicionem ...videlicet quae sunt posita infra civitatavem Parman vel extra... in episcopatu Parmensi plebem Sancti Martini, plebem S. Prosperi de Gaiano, plebem S. Cassiani et S. Iohannis de Cusiano "; dal testo originale non sorge alcun dubbio sull'identità della Pieve di Cusignano appunto intitolata ai santi Cassiano e Giovanni. A creare equivoci è stata una virgola aggiunta dall'Affò tra " S. Cassiani e S. Iohannis " così che alcuni scrittori posteriori attingendo allo storico parmense e non al testo originale hanno inventato due chiese diverse: la pieve di S. Cassiano e la chiesa di S. Giovanni di Cusignano, privando in tal modo della qualifica di " Plebem " quest'ultima. La scrittura citata non consente altra interpretazione infatti in essa quale strumento di preciso valore amministrativo e giuridico si nota la cura di nominare le singole Chiese, ciascuna con la sua precisa qualifica di plebem, ora se quella di S. Cassiano e quella di S. Giovanni fossero state due distinte plebane, il documento, dopo il " Plebem S. Cassiani " avrebbe riferito " Plebem " S. Iohannis de Cussiano. Il riferimento individua esattamente la Pieve di Cusignano alla quale debbono attribuirsi entrambi i Santi come titolari. Esiste anche un'altra Pieve illustre nella quale entra S. Cassiano come santo da cui prende il nome ed è Gaione, la quale nei documenti più antichi viene indicata " Plebs Gaioni o Gallioni e soltanto nel privilegio di Innocenzo II al Capitolo di Parma del 1141, figura la dicitura " Plebem Sancti Cassiani ", inoltre per il fatto che a Gaione vi è memoria del culto oltre che dei mar- tiri Ippolito e Cassiano anche del S. Giovanni Battista qualcuno ha interpretato la dicitura " plebem Sancti Cassiani et Sancti lohannis de Cassiano come riferito a Gaione ma ciò non è probabile, perché la qualifica " de Cussiano " non è attribuibile alla villa di Gaione. Nel Rotolo delle Decime del 1230, dipendevano dalla Pieve, le Cappelle di Costamezzana e di Banzola e nel " Regestum Vetus ante annum 1493 exaratum " sotto la nostra Pieve figurano ancora la chiesa di S. Michele " de Banzolis ", quella di S. Pietro di " Costamezana Tabernariorum " ed anche quella di S. Vittorio " de Corticellis Marchinorum " e quella di S. Pietro " de Borghetto Lanzabordonum " e l'Hospitale Araldi inoltre quattro canonicati e due benefici: " Beneficium d. Ambrosii patroni in dicta Plebe "; Beneficium S. Iacobi D. Odoniis in terra del Monte Manulo ". Nel Catalogus Beneficiorum civitatisi et Diocesis Parme del 1520 sono nuovamente motivati i quattro canonicati e il beneficio di D. Ambrogio, l'Oratorio di S. Giacomo a Montemanulo, la chiesa di S. Michele di Banzola, .la Chiesa di S. Pietro di Costamezzana col beneficio all'altare di S. Agata e l'ospedale di S. Giacomo unito all'ospedale Rodolfi. La " Plebes de Chasignanno " figura anche nell'Elenco delle Chiese Battesimali; tale elenco attribuibile alla seconda metà del XIV secolo, rinvenuto da Mons. A. Schiavi diviso per ordine di pievati, conferma l'attualità delle pievi di precedente menzione e in più aggiunge altre trenta chiese munite di fonte battesimale. Cusignano, è di nuovo presente nella " Descriptio omnium civitatis et dioeces,is Parmensis Ecclesiarum, Monasteriorum et Bendiciorum in eis fondatorum " di Cristoforo Dalla Torre del 1564 .e in documenti posteriori.
vedi anche : www.santamariadelgisolo.it/storia.htm
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