GHIRLANDE
DI ROSE E RIBES
Ci sono ghirlande di rose e ribes un mattino quando giovane è giugno e c'è anche un profumo di fragolette boschive No so da dove stanno suonando campane che sembran festive ma come appaion giulive
le
genti che scendon sentieri verso le sagre e le fiere con soste a le chiese
quest'ora
di primo mattino Nemmeno sappiamo il paese
lo
abbiamo trovato vicino al paterno gran fiume e all'aeroporto padano in campagne di Lombardia dove siamo arrivati da molto lontano
Anche
questa e casa mia perché sono in suolo ltaliano e subito mi è familiare la gente che pare correr dietro a campane che si danno la voce da invisibili chiese Martino era il nome di un campanaro di Pieve nella parrocchiale argentata con i busti dei sacri dottori allineati sull'altare maggiore per i riti solenni di giugno gli anni che servivamo la Messa e tiravam con Martino le lucide funi di campane estive festive poi bevevam dall'ampolla il vin santo della Casella Com'è bella questa gaudiosa mattina di un giovane mese con promesse d'estate vicina con me c'è Matteo e piace anche lui il gran fiume la bassa che scende a passo padano verso il natio mio borgo emiliano È là che andiamo e intanto godiamo il paese che non conosciamo di nome ma sentiamo che è casa riscoprendovi i suoni i colori gli odori sempre più fascinosi di un radicato passato «Matteo, ascolta queste campane e guarda queste bambine vestite di bianco e di oro che cantano le litanie per il mese del Sacro Cuore recando ghirlande festive di rose e ribes, e dimmi, Matteo, lo senti anche tu un profumo di fragolette boschive?»
28 dicembre 1985
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