Pieve di Cusignano
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INTRODUZIONE Quando stavo per consegnare all'editore queste poesie, scelte in ordine cronologico dal 1971 al 1985, che hanno per centro Pieve Cusignano, frazione di Fidenza, a Fidenza mi è capitato di vedere la mostra del pittore Oreste Emanuelli, del quale avevo sentito parlare, ma che non ebbi occasione di conoscere. Visitando la mostra, ho fatto la gradita scoperta di avere con Emanuelli una comunità d'ispirazione che va oltre l'ambiente e figure come quella, per esempio, della pittrice Maria Fontana che mi è amica di lunga data e a cui si rivolgono alcuni versi di Acque di sempre. Una più profonda intesa con questo pittore fidentino, che prima di morire donò più di milletrecento suoi quadri al Comune di Fidenza, mi pare d'averla sentita leggendo nel catalogo della mostra quello che mi dicono sia stato l'ultimo scritto di Davide Lajolo. Con Lajolo, che fu giornalista e scrittore di noto impegno civile, ebbi lunghi contatti amichevoli e di lavoro, avendo tradotto in inglese Il vizio assurdo, la sua eccellente biografia di Cesare Pavese. Come per Pavese, anche di Emanuelli Lajolo ha saputo presentare l'artista e l'uomo conscio della sua responsabilità sociale, interpretandone molto bene la pittura con la campagna, le colline, la pianura, lo spazio, l'orizzonte, il vento, il fiume, la neve, citando Emanuelli in merito ai suoi quadri «in cui ci sono tutte le stagioni, perché sono tutte belle», ma concludendo che «ne la natura, ne la campagna, ne il fiume gli hanno fatto dimenticare la presenza dell'uomo». La scoperta di questa vicinanza ad Emanuelli, avvenuta a Fidenza durante uno dei miei ritorni dall'America, e per di più legata alla presenza ideale di Lajolo in un territorio che non era il suo tradizionale delle Langhe, ma il mio, la mia città e la mia campagna, mi è sembrata dunque una di quelle coincidenze rare, e anche un po' magiche per chi sa sentirle. Ho quindi scelto alcuni lavori di Emanuelli da seminare, come forse avrebbe detto lui, fra le poesie di questo libro, ringraziando il Comune e la Biblioteca Michele Leoni di Fidenza per avermene amichevolmente concesso l'uso. Mario Pietralunga maggio 1985
Mattina d'estate - Fidenza e Pieve Due di notte, risorgono i sentieri Mattina d'estate - California e Pieve Sposalizio a Pieve, un autunno L'ultima volta che vidi mio padre Westwood ( California) e Fidenza Testamento di un partigiano ferito Quell'ultima estate prima di emigrare Anche D.H Lawrence cercava il bucaneve
POESIA LIBRI
MARIO PIETRALUNGA nacque a Fidenza, in provincia di Parma, si laureo a Bologna per poi risiedere negli Stati Uniti dove insegnava italianistica alla California State University in Sacramento. Era collaboratore di giornali e riviste, autore di saggi letterari e di traduzioni in inglese fra cui Il vizio assurdo di Davide Lajolo. Le sue poesie sono state pubblicate in periodici e in un'antologia.
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